Dopo aver gettato l’ancora, ci si cala lungo la catena della stessa raggiungendo la sommità della secca posta a circa 14 metri. Da qui si inizia un tranquillo percorso che porta ad una profondità di circa -30 metri. Lungo le pareti troveremo spugne e corallo di un bel colore rosa. Dentici, ricciole, saraghi cernie ed aragoste completano lo spettacolo che vi troverete davanti.

Un’immersione entusiasmante, uno strapiombo che porta dritti a -185 metri (nessuno ci obbliga a provare a raggiungerli!) Pesce di passo, gorgonie e sensazioni forti, da ricordare.

L’immersione si può svolgere in due modi, per i meno esperti raggiunta la quota 18 metri si raggiunge un costone dove svariate forme di vita ci accompagneranno per tutta la passeggiata, per i più esperti si segue la frana fino ai -40 mt e si faranno incontri entusiasmanti. Aragoste, Cernie brune, Dentici.

Il percorso archeologico di Pantelleria… qui si ammira la storia che ha attraversato Pantelleria.
Semplice ed affascinante immersione per tutti i subacquei appassionati di archeologia e non. Numerosi i reperti punico-romani e cocci d’anfora, tutti chiaramente identificati da “cartellini” dedicati. Non mancheranno pesci in abbondanza e splendidi colori.

Il Faraglione di Punta Tracino: immersione su due livelli di difficoltà, la più entusiasmante di tutta l’isola, dotti giganti, saraghi, cernie brune, corvine, astroides, nudibranchi, gorgonie e molto altro vi attende, IMPERDIBILE!

Il Panettone. Uno splendido masso che pullula di vita: gamberetti, polpi, polpesse, aragoste, nudibranchi, molteplici le forme di vita che s’incontrano durante tutta la passeggiata.

Ormeggiata la barca all’ombra della grande proboscide dell’elefante, si comincia la discesa passando proprio sotto l’arco. Il fondale degrada lentamente e la posidonia oceanica fa da padrona di casa. Capita di incontrare saraghi fasciati e pizzuti, non mancheranno cernie brune che aspettano di vederci per scappare a cercar rifugio. Seguendo l’olografia del fondale scenderemo proprio ai piedi della proboscide, una grande ancora sarà il nostro punto di ritorno, i dentici e le ricciole in genere passano velocemente.

Una franata ricca di vita, cernie brune, murene giganti, polpi, aragoste, dentici e ricciole, una parete densa di colori con splendidi nudibranchi e nuvole di castagnole, ed in più pezzi abbandonati sul fondo sabbioso di vecchie reti a strascico, ormai ricoperte di spugne e incrostazioni madreporiche tipiche del mediterraneo.

Immersione non molto impegnativa, il fondale segue e fa da spalla ad una parete, che scende molto lentamente fino ad una profondità di circa 40 mt. Una mina di notevoli dimenzioni staziona qui intorno ai -32 mt. Si potranno incontrare dentici, ricciole e cernie brune, nelle varie spaccature non mancheranno murene, aragoste e grossi polpi.

Si scende verso il fondo seguendo la cima dell’ancora, poiché la corrente in superficie di solito è molto forte, raggiunto il fondo si prosegue verso la parete esterna della secca, la roccia presenta varie spaccature dove albergano murene, musdee, aragoste, ricciole e dentici fanno capolino a mezz’acqua verso il sommo, immersione impegnativa.

Immersione in corrente. Lasciata la barca ci affacceremo su uno splendido balcone sulla sabbia, dove si potranno osservare ricciole e dentici a caccia sul ciglio del fondale, Aragoste, spirografi sulla parete, che seguiremo fino ad una profondità di circa 40 mt.

Facile immersione da barca su fondale roccioso. Fin dai primi metri, facendo attenzione ai vari anfratti della parete, si possono vedere numerose murene. Quelle più temerarie si avvicineranno ai sub, ma non si faranno toccare. L’immersione prosegue lungo la parete fino ad una profondità di circa 20 metri, dove il fondale cambia aspetto, diventa infatti sabbioso. La vegetazione è piuttosto scarsa, ma a noi interessa la parete. Possiamo trovare del corallo, sferococchi e colonie di axinelle. Se poi siamo fortunati, potremo ammirare, in acque libere, branchi di ricciole talvolta di notevoli dimensioni.